MONTECCHIO (Reggio Emilia) – Il 6 febbraio è stato ricordato il centenario della nascita dello scrittore Silvio D’Arzo. Per celebrare la figura di questo importante reggiano una giornata ricca di iniziative è stata organizzata dall’istituto d’istruzione superiore di Montecchio che porta il suo nome.
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Una giornata di celebrazioni per Silvio D’Arzo, scrittore reggiano tra i più importanti autori italiani del ‘900.
Figura schiva ed enigmatica nel panorama letterario, scomparso prematuramente a soli 32 anni, Silvio D’Arzo ha esplorato differenti campi dell’esperienza letteraria: poesia, saggio, racconto, romanzo breve. La sua opera più riuscita è “Casa d’altri” uscita postuma nel 1953, un anno dopo la sua morte e giudicata dal poeta Montale il “racconto perfetto”.
“Un contatto diretto attraverso la carta e attraverso i documenti con il mondo darziano – spiega Dante Battaglia, curatore della mostra – Questi ragazzi hanno interpretato in un modo incredibile ‘Il pinguino senza frac’ che è uno dei racconti più belli di tutti i tempi e con le carte con i libri un contatto che sembra poco attuale visto il tempo dell’immateriale. Nella mostra partiamo dall’inizio con immagini che rappresentino il tempo di D’Arzo per proseguire attraverso le pubblicazioni che sono state realizzate in vita e successivamente per provare quanto sia stato apprezzato e conosciuto come un grande artista e anche immagini di rappresentazioni teatrali”.
L’Istituto superiore Silvio D’Arzo celebra l’opera e la vita dell’autore attraverso una serie di iniziative: oltre alla mostra, una serie di incontri e lo spettacolo di letture ‘L’eco di D’Arzo’, realizzato dagli studenti dell’istituto in collaborazione con il centro teatrale europeo Etoile.
Laura Chiari
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