REGGIOLO (Reggio Emilia) – Dopo dieci anni dal terribile terremoto che colpì l’Emilia nel 2012, Reggiolo è quasi tornata alla normalità. Grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione, 150 milioni di euro, è stato possibile ricostruire tutti gli edifici pubblici e gran parte degli edifici privati. E’ stato mantenuto lo stile architettonico degli immobili, in modo da conservare l’identità culturale del paese.
Giordano Incerti, architetto dell’ufficio ricostruzione edilizia privata del Comune: “Il bilancio è positivo, su un totale di 350 cantieri partiti ne sono rimasti 67 operativi. Attraverso il piano di ricostruzione, abbiamo dato indicazioni di come gli edifici dovessero essere ricostruiti”. Concetto rimarcato anche da Giulia Ferrarini, architetto dell’ufficio ricostruzione lavori pubblici: “E’ stato fatto un piano organico attraverso il quale si è proceduto alla ricostruzione seguendo un ordine che potesse riportare il centro storico alla vita. Si è intervenuti sulla piazza, sul teatro, sulla rocca medievale, su palazzo Sartoretti che è diventato sede degli uffici comunali. Infine, sono state restaurate le scuole”.
Il sisma del 2012 ha segnato per sempre la vita degli abitanti di Reggiolo. Pur nella difficoltà di questi anni, molti sono riusciti ad aprire un’attività commerciale o a recuperare quella precedente.
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