REGGIO EMILIA – Nei giorni scorsi Confcommercio-Imprese per l’Italia ha presentato una analisi sull’andamento della demografia d’impresa nelle città italiane e nei centri storici. L’elaborazione dell’ufficio studi nazionale di Confcommercio, sui dati forniti dal centro studi delle Camere di Commercio, consente di analizzare la situazione dal 2012 al giugno 2021 anche a Reggio Emilia.
In questo lasso di tempo, la nostra economia ha perso 233 imprese nel commercio al dettaglio, mentre sono aumentate di 75 quelle del settore bar, ristoranti e alberghi. Il tutto fa un totale di 158 imprese in meno, di cui 68 in centro storico. Perdita inferiore a quella registrata nelle vicine Modena e Parma che segnano un calo, rispettivamente, di 195 e 179 imprese.
Da evidenziare che questa tendenza è tutta segnata dal periodo pre-pandemico, in quanto dal 2019 al 2021 la situazione è rimasta pressoché invariata. E’ altresì interessante notare come, per esempio, rispetto a Parma e Modena, il nostro centro storico parta con un forte gap di imprese nel commercio al dettaglio rispetto a quelle periferiche, gap rimasto tendenzialmente costante. Vi è poi da sottolineare come il consuntivo di bar, ristoranti e alberghi in centro sia rimasto invariato, mentre è cresciuto a Modena e Parma. Si può rimarcare, inoltre, come anche in questo caso la crescita di attività sia avvenuta per la nostra città sostanzialmente al di fuori del centro storico.
Lo scenario di Reggio Emilia quindi ricalca pressoché in toto lo scenario degli ultimi dieci anni a livello nazionale, dove assistiamo alla riduzione progressiva del tessuto commerciale nelle città (in particolare nei centri storici) con la chiusura di 85mila negozi al dettaglio e quasi 10mila attività di commercio ambulante. I consumi nazionali sono ancora sotto i livelli del 1999. In controtendenza una parte delle attività di ristorazione, come street food e takeaway, e alcune tipologie di alloggio; con la differenza, però, che la demografia imprenditoriale del centro storico di Reggio Emilia non segna questa controtendenza.
“In un contesto auguriamoci sempre più post pandemico, ma di stagnazione dei consumi a causa dell’inflazione causata dal caro energia – le parole del presidente di Confcommercio Reggio Emilia, Davide Massarini – bisogna sostenere le imprese e aiutarle a uscire definitivamente dalla crisi con l’utilizzo delle risorse del Pnrr: attrattività e sicurezza devono essere i mantra della nostra città e del nostro centro storico. A tale proposito, il regolamento dei dehors che fine ha fatto?”.
Servizio Tg di Manuela Catellani
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